Sulla tela di Svevo il pretesto dell’amore per tracciare un bilancio generazionale

Just stop your crying / It's a sign of the times / Welcome to the final show / Hope you're wearing your best clothes / You can't bribe the door on your way to the sky / You look pretty good down here / But you ain't really good Harry Styles, Sign of the Times … Continua a leggere Sulla tela di Svevo il pretesto dell’amore per tracciare un bilancio generazionale

Il sangue che ti scorre accanto: distici del (non) ritorno

Buio. Un buio intenso. Un buio profondo. Stai calma, aspetta. Respira profondamente, piano. Non tutto è buio. Non tutto lo è allo stesso modo. La finestra lo è meno dei muri, del letto, di te. E c'è la porta. Erano dieci anni che non dormivo in questa stanza, la stanza della bambina. Serena Vinci, Il … Continua a leggere Il sangue che ti scorre accanto: distici del (non) ritorno

“Una casa in fiamme”: l’inno di Laura Forti per i sopravvissuti

È vero, una vita senza amore è vuota e inutile. Ma nessuno ti dice mai che l'amore a volte è qualcosa di molto difficile. Laura Forti, Una casa in fiamme, 2022 C’è "Una casa in fiamme" (Guanda, 2022) in ciascuna delle nostre vite. Una casa che ha conosciuto almeno il senso del lutto e della … Continua a leggere “Una casa in fiamme”: l’inno di Laura Forti per i sopravvissuti

Appunti su “Miracolo a New York” di David Grieco: la fine della letteratura, ma non della Storia

Corri, tesoro mio, corri. Puoi correre finché vuoi. Puoi correre più veloce che puoi. Puoi anche continuare per ore a invocare aiuto come stai facendo adesso. Questa striscia di sabbia è lunga miglia e poi miglia. Nessuno può ascoltarti, nessuno può venire a salvarti. David Grieco, Miracolo a New York Miracolo a New York sarà … Continua a leggere Appunti su “Miracolo a New York” di David Grieco: la fine della letteratura, ma non della Storia

La disperata ricerca d’amore di un povero idiota: Pierfrancesco Diliberto tra Fëdor Dostoevskij, Lucio Dalla e Lina Wertmüller

Che cos’è che cerchiamo (veramente) quando chiediamo un po’ di amore? E soprattutto chiediamo sapendo che, per vivere, bisogna pure dare qualcosa? Arturo Giammarresi torna ne La disperata ricerca d'amore di un povero idiota (Feltrinelli, 2022) con (dis)incanto, quarantenne e sperduto, più inquieto che mai, aggrappato (con meno convinzione del solito) alla sua immedicabile ironia … Continua a leggere La disperata ricerca d’amore di un povero idiota: Pierfrancesco Diliberto tra Fëdor Dostoevskij, Lucio Dalla e Lina Wertmüller

La luce del regno: svegliarsi all’ombra dell’atomica

Ora che i nostri sogni sono abbagliati dal calore mostruoso della minaccia atomica, nel leggere il romanzo “La luce del regno” di Niram Ferretti (Giuntina, 2021) sembra quasi di porsi sull’immagine, più che una visione, che dà il titolo all’opera: chissà cosa e verso dove guardiamo stesi su questo specchio inclinato e spezzato nel centro … Continua a leggere La luce del regno: svegliarsi all’ombra dell’atomica

Alfredino, laggiù: quando cademmo nel pozzo delle nostre incoscienze

Ogni autore, se è autore, individua i propri temi e questi emergono, se una poetica c’è, nelle sue opere. Altrimenti è inutile parlare di romanzi e letteratura, parliamo di esercizi di stile (quando lo stile c’è) e mettiamoci pure in posa per la pausa pubblicitaria. Enrico Ianniello ha avuto subito i temi e lo stile, … Continua a leggere Alfredino, laggiù: quando cademmo nel pozzo delle nostre incoscienze

Resta ancora un po’: il pretesto di un viaggio on the road per dare pace ai fantasmi

Ci sono storie che ruotano su se stesse, senza mai davvero raggiungere una acme. La catarsi è negata o arriva in sordina ed è come se non potesse mai davvero spostare gli accenti nella metrica incoerente delle esistenze. Ghila Piattelli gestisce i personaggi del suo romanzo d'esordio Resta ancora un po' (Giuntina, 2020) lasciandoli precipitare … Continua a leggere Resta ancora un po’: il pretesto di un viaggio on the road per dare pace ai fantasmi

La compagnia delle illusioni di Enrico Ianniello: l’ombra della quarta parete

In principio era il volto ed era la maschera dell’attore. Poi venne l’individuo scalciante nella rete a maglia invisibile, sempre troppo stretta o troppo lacerata, che è il destino. Persona. Non esisteva il personaggio, esisteva solo la persona. Il personaggio è arrivato dopo, ad usurpare il senso più intimo e profondo della parola originariamente greca, … Continua a leggere La compagnia delle illusioni di Enrico Ianniello: l’ombra della quarta parete