Il Bari International Film Festival riuscirà a vedere la sua undicesima edizione nel capoluogo pugliese. È questo un segnale forte non solo di ripresa, come retoricamente si potrebbe dire, ma soprattutto di difesa della cultura come sottolinea Simonetta Dellomonaco, la presidente di Apulia Film Commission che produce l’evento posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, riconosciuto e patrocinato dalla Direzione generale cinema e audiovisivo del Mibact, promosso dalla Regione Puglia in collaborazione con il Comune di Bari.

Ed è anche Felice Laudadio, ideatore e direttore del Festival, a ripeterlo con veemenza durante la conferenza stampa provocando l’applauso dei giornalisti nella sala Agorà del padiglione Puglia nella Fiera del Levante di Bari: la cultura, in tutte le sue manifestazioni e forme, in questo Paese ha bisogno di essere protetta. Deve essere difesa anche dalla burocrazia che spesso ostacola i processi creativi e produttivi.
Certo Laudadio ha specificato di parlare a nome di tutti gli operatori culturali (oltre che per i direttori dei Festival cinematografici) per i quali la famigerata (e in alcuni casi fantomatica) ripresa di settore si sta rivelando, specie per quelli cosiddetti indipendenti e per quelli tali nei fatti, una corsa contro il tempo per evitare fallimenti di imprese e di progetti, fallimenti che sul lungo termine potranno produrre perdite immani di patrimonio artistico e culturale.
E, pur di non perdere un momento importante di trasmissione e di intensa fruizione di questo patrimonio, il Bif&st 2020 sta sperimentando una fase di adattamento: alle difficoltà logistiche, alle necessarie misure per la sicurezza dettate dalla pandemia ancora strisciante, agli inevitabili cambi di programma che hanno costretto ospiti stranieri a non partecipare e quelli italiani a rimandare la propria presenza perché impegnati su set che ricominciano la produzione a pieno ritmo solo in queste settimane.

Ma, assicura Laudadio, il programma manterrà alto il suo livello anche grazie all’impegno della Presidente, la regista Margarethe von Trotta, e se pure si dovrà rinunciare alla presenza di molti ospiti (peraltro premiati in questa edizione come Nicola Piovani, Micaela Ramazzotti, Paola Cortellesi, Pierfrancesco Favino e Toni Servillo per citarne alcuni), i presenti (tra cui Roberto Benigni, Matteo Garrone, Paolo Del Brocco, Massimo Cantini Parrini, Claudio Segaluscio, Lina Sastri e molti altri) offriranno come da dieci anni a questa parte importanti testimonianze professionali e gli incontri mancati si potranno recuperare nel 2021 anche se, è sempre Laudadio ad anticiparlo, il prossimo anno rappresenta una incognita ben più difficile da decifrare.
Dal 22 al 30 agosto 2020 il Bari International Film Festival si muoverà per la città e sono attesi 150 ospiti (negli altri anni la media era di circa 300). Sono previste proiezioni al Teatro Piccinni e, esperienza inedita per il pubblico, il Cinema si vedrà anche nelle arene all’aperto: una arena sarà allestita in Piazza Prefettura ed una nella Corte del Castello Svevo, si confermano luoghi del Festival anche il Multicinema Galleria e il Teatro Margherita (in attesa, si spera nella edizione 2021, che si possa tornare come di consueto al Teatro Petruzzelli e che si aggiunga ai tre anche il Kursaal).

Non mancheranno presentazioni di libri e ricordi per i maestri del Cinema italiano, primo fra tutti Mario Monicelli (ritratto in cartellone da Pino Settanni, per gentile concessione di Luce Cinecittà) cui è dedicata la retrospettiva di questa edizione, fino al compianto Ennio Morricone e ad Andrea Camilleri, spentosi nel luglio 2019 proprio qualche giorno dopo l’amico e regista Ugo Gregoretti (entrambi saranno ricordati col documentario Ugo e Andrea di Rocco Mortelliti girato nel 2005). Mancheranno i vitali laboratori dedicati ai giovani critici, apprendisti scenografi e allievi attori e in questa edizione non sarà possibile avviare i lavori della consueta giuria popolare.

Dellomonaco e Laudadio ribadiscono spesso durante la conferenza stampa l’importanza e l’efficacia del lavoro di squadra: collaborano al Bif&st il Centro Sperimentale di Cinematografia, l’Università degli Studi, il Politecnico di Bari, Puglia Promozione. Partner e sponsor sono ANCE Bari e Bat; INAIL; Nuovo IMAIE; Gruppo Marino/Renauto; Monile/MarioMossa Gioielliere; Aeroporti di Puglia. Media partner del Bif&st 2020 sono RAI (main media partner), Corriere della Sera/Corriere del Mezzogiorno, La Gazzetta del Mezzogiorno, La Repubblica. Il profilo di Federico Fellini è stato disegnato da Ettore Scola e realizzato in platino da Monile/MarioMossa Gioielliere per il “Federico Fellini Platinum Award for Cinematic Excellence”.

Si tratta di accettare una annata per il Cinema internazionale che, nonostante tutto, sembra essere comunque promettente nonostante le uscite dei film su piattaforme e quelle rimandate a data da definirsi. Il tentativo della direzione del Bif&st assieme ad Apulia Film Commission e Regione Puglia è quello di proporre comunque un Festival di alto livello culturale proponendo fuori concorso i film che sono stati distribuiti online (come accaduto a La rivincita, opera prima di Leo Muscato). Tentativo che si profila concreto ma sfidante anche per il pubblico oltre che per gli organizzatori che, nelle parole dell’introduzione al catalogo generale firmate da Felice Laudadio, sembrano avere assorbito la sensazione che hanno un po’ tutti di essere in guerra contro questo invisibile nemico, questo Covid-19 che non vediamo ma che ha indebolito le difese immunitarie (già piuttosto precarie) delle nostre democrazie. Se, malgré tout, si procederà a passo di carica in questo Bif&st 2020 avremo imparato dal Sud tanto violentato e abitualmente scoraggiato un’altra cosa: che la passione è un’arma. E a volte apre i Teatri storici della città e riempie le piazze.
Per consultare il programma è possibile visitare il sito ufficiale del Bari International Film Festival.

Il Bif&st 2020 si svolgerà in totale sicurezza grazie all’accurato piano anti-Covid predisposto in tutte le aree interessate dal festival. È stato ridotto il numero di sale in cui il Bif&st si è svolto fino al 2019, e ciò ha comportato anche una riduzione dei film, degli eventi e dei posti disponibili, con alternanza del posto a sedere e chiara indicazione dei posti non occupabili in tutte le aree coinvolte. Sono state allestite due arene e sono state aboliti i Focus e le conferenze stampa, tranne quella di bilancio finale e prospettive prevista alle ore 12.30 del 30 agosto nel Teatro Piccinni.
È previsto il tracciamento dei partecipanti al Bif&st 2020 attraverso biglietti nominali, controllo della temperatura corporea mediante termoscanner agli ingressi delle sale e delle arene (non sarà consentito l’accesso in caso di temperatura superiore ai 37,5 gradi), con distanziamento sociale nelle sale e nelle arene per tutte le attività, in modo da garantire la massima sicurezza a quanti – talent e spettatori – prenderanno parte in qualunque forma al Bif&st 2020. In tutte le aree verranno collocati, per l’igienizzazione delle mani, sanificanti liquidi e gel. Il solo materiale stampato sarà il catalogo-programma personale, da non cedere mai ad altri che non siano conviventi. Tutte le altre informazioni saranno comunicate in formato elettronico sui social: facebook.com/bifest.it – Instagram: @bifest – Twitter: @bifest_official e sul sito http://www.bifest.it
Delle mascherine, obbligatorie, dovranno essere muniti di propria iniziativa tutti i frequentatori del festival. Le mascherine saranno utilizzate in tutte le aree interne ed esterne quando il distanziamento risulti impossibile o difficoltoso e le si dovranno indossare mentre si accede alle sale, quando si è in fila e sino al momento in cui si occupa il posto in sala o in arena. I posti non verranno assegnati. La biglietteria sarà online ma è prevista la possibilità di accedere alla biglietteria del Teatro Piccinni e, per i biglietti gratuiti, del Multicinema Galleria.
Il Bif&st predisporrà nell’area di Piazza Prefettura la presenza di un servizio di ambulanze e di personale sanitario di pronto soccorso a disposizione del pubblico.