Venerdì 20 settembre, alle ore 20:00, presso Spazio X di Caserta in via Petrarca 25, è stata presentata la stagione 2019/2020 del Teatro Civico 14, diretta dal collettivo Mutamenti.
La stagione si muove su tre assi: X, Y, Z. Tre percorsi, tre linee di programmazione che partono da uno stesso punto, il Teatro Civico 14.
«Quest’anno – sottolineano Roberto Solofria, Ilaria Delli Paoli, Rosario Lerro, Antonio Buonocore, Luigi Imperato e Napoleone Zavatto – abbiamo voluto giocare con la trigonometria, perché tratta le relazioni tra gli elementi di un triangolo. Al Teatro Civico 14 si possono scoprire le relazioni tra gli spettacoli proposti e quanto siano in relazione con il nostro pubblico».

Il Teatro Civico 14 e la sua stagione sono pensati per essere uno strumento dove lo spettatore è libero di perdersi, ritrovarsi, seguire un consiglio o semplicemente assecondare la propria curiosità. Lo sguardo sul teatro contemporaneo e sul rinnovamento della tradizione saranno affiancati da nuove iniziative che mettono al centro della programmazione lo spettatore.
Il secondo appuntamento della stagione è previsto il 19 e 20 ottobre con “L’AMORE È BELLO, L’AMORE FA SCHIFO (E LE DONNE IN SHAKESPEARE)”. Va in scena l’autore e giornalista Emanuele Tirelli con una performance sull’amore insieme al musicista Ciro Staro. Tirelli mescola paradossali e tragicomiche vicende private a personaggi del Bardo e a riflessioni sul desiderio e sulla coppia di Deleuze, Lacan, Schopenhauer. Accanto a lui, sul palco, Staro partecipa alla conversazione con suoni, serietà e corbellerie musicali create appositamente per l’occasione. Mentre le illustrazioni sono firmate da Giuseppe Cristiano, tra i più grandi storyboard artist d’Europa.
«Tutto in una dimensione pop – sottolinea Tirelli – con una chiave diretta e conviviale. Lo stesso Shakespeare era pop e, al Globe Theatre di Londra, del quale era socio e partecipava felicemente agli utili, i suoi spettacoli erano seguiti da tutti i ceti sociali. Oggi, invece, lo consideriamo una materia pienamente comprensibile solo per le persone più colte, con la cultura che non apre alla sua bellezza ma si chiude in sé: un discrimine che si discrimina da solo».
Per maggiori informazioni sulla stagione, rimandiamo al sito del Teatro Civico 14: http://www.teatrocivico14.org/wp/programma/